La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: L'autorizzazione all'attività estrattiva di cava costituisce il presupposto e il titolo per il rilascio dei provvedimenti edilizi relativi alle pertinenze della cava, quali impianti di lavorazione, selezione, trasformazione e valorizzazione dei materiali coltivati, strutture e manufatti per uffici e servizi per il ricovero degli automezzi e quanto altro di supporto alle attività dell'impresa. Tuttavia, tale previsione deve essere interpretata in modo restrittivo, non estendendosi indiscriminatamente a tutti gli interventi edilizi, ma solo a quelli strettamente connessi e funzionali all'attività estrattiva principale. Pertanto, gli interventi edilizi non di stretto supporto all'attività estrattiva, come la realizzazione di recinzioni o lo spostamento di elementi naturali, possono essere assentiti anche in assenza dell'autorizzazione all'attività di cava, in applicazione del principio di conservazione degli atti amministrativi e di annullamento parziale del titolo edilizio. L'amministrazione ha l'obbligo di acquisire d'ufficio i documenti e le informazioni già in suo possesso, senza poter richiedere al privato l'integrazione di documentazione superflua.