Nel procedimento di riesame di misure cautelari personali, se tra gli elementi acquisiti al processo dopo la richiesta della misura cautelare, - e dei quali il tribunale può tener conto , - sono quelli addotti dalle parti nel corso anche della medesima udienza (art. 309, comma nono, cod. proc. pen.), a maggior ragione tra essi occorre fare rientrare quegli altri acquisiti nella sede ovvero a seguito dell'interrogatorio reso, ai sensi dell'art. 294 cod. proc. pen., al giudice delle indagini preliminari e, tra essi, in particolare, la più puntuale descrizione del fatto contestato, effettuato dal P.M. in sede di interrogatorio, allo scopo di eliminarne in tutto o in parte la "sommarietà" di cui alla lett. b) del comma secondo dell'art. 292 cod. proc. pen., mediante integrazione o allargamento della imputazione, in attuazione di un potere, cui conferiscono piena legittimità le disposizioni del comma sesto dell'art. 294 e dell'art. 65 dello stesso codice, in virtù delle quali la facoltà di contestare il fatto in sede di interrogatorio da parte del P.M., che preceda quello del giudice, conferma la sussistenza di analogo potere in sede di interrogatorio ex art. 294 cod. proc. PEN..