Cassazione penale Sez. V sentenza n. 55050 del 28 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:55050PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione delle prove e la ricostruzione dei fatti compiuta dal giudice di merito non può essere sindacata in sede di legittimità, se non nei limiti della manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione. Il giudice di cassazione non può procedere a una nuova valutazione del materiale probatorio, né a una diversa interpretazione degli elementi di fatto, essendo tale attività riservata in via esclusiva al giudice di merito. Il sindacato di legittimità è circoscritto al riscontro dell'esistenza di un logico apparato argomentativo, senza possibilità di verifica della rispondenza della motivazione alle acquisizioni processuali. Pertanto, il ricorso per cassazione che miri a una rivalutazione in fatto del materiale probatorio, prospettando elementi di prova non considerati dai giudici di merito o una diversa interpretazione degli stessi, è inammissibile. Il giudice di legittimità può solo verificare la coerenza logica complessiva della motivazione, senza poter entrare nel merito delle valutazioni effettuate dal giudice di merito. Ciò vale anche per la valutazione della prova testimoniale, la cui attendibilità è rimessa alla esclusiva valutazione del giudice di merito, se adeguatamente motivata. Inoltre, la minaccia di sporgere querela, anche se diretta a reati perseguibili d'ufficio, può integrare il reato di violenza privata, in quanto idonea a generare nella persona offesa un timore di subire conseguenze pregiudizievoli, tale da condizionarne la libertà di determinazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo A. - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. AMATORE Rober - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS), il (OMISSIS), quale parte civile costituita;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS), il (OMISSIS);
e dallo stesso (OMISSIS), quale imputato;
avverso la sentenza della Corte d'Appello di L'Aquila del 24.04.2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. AMATORE Roberto;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha concluso …

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