E' necessaria una autorizzazione espressa e specifica del sindaco per tutti gli scarichi da insediamento civili "nuovi", cioè attivati dopo l'entrata in vigore della legge 10 maggio 1976 n. 319, come si ricava dai seguenti elementi: la finalità della legge, posta a "tutela delle acque dall'inquinamento", il riferimento della legge statale, in via generale, agli "scarichi di qualsiasi tipo" (art. 1 lett. a); il tenore letterale dell'art. 9, primo, secondo e ultimo comma, legge n. 319 ove si enuncia il principio generale secondo cui "tutti gli scarichi devono essere autorizzati", ancor prima della distinzione, negli articoli successivi, del tipo di insediamento produttivo o civile, la previsione di un obbligo di "nuova" autorizzazione per gli scarichi da insediamento civili in caso di trasferimento di sede (art. 10 capoverso), la "decadenza dalla autorizzazione" per i titolari di insediamento civili morosi nel servizio di fognatura e depurazione (artt. 16 e 17), l'esplicita previsione di sanzioni penali collegate alla carenza di autorizzazione, in termini generali (artt. 21, 22 e 23) e infine la mancata previsione di una competenza esclusiva delle regioni in materia di insediamento civili (artt. 1a, 4 e 14).