Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48645 del 18 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:48645PEN

Massima

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Il giudice del riesame, nel valutare la legittimità di un provvedimento di sequestro preventivo, deve limitarsi a verificare la corrispondenza tra il fatto concreto contestato e la fattispecie di reato astratta, senza poter effettuare una valutazione di merito sulla fondatezza dell'accusa e sulla probabilità di condanna dell'indagato. Il controllo di legittimità del provvedimento cautelare reale non può tradursi in un'anticipata decisione sulla responsabilità della persona sottoposta ad indagini, ma deve esclusivamente accertare la compatibilità tra la fattispecie concreta e quella legale incriminatrice. Il giudice della cautela non può quindi censurare nel merito gli elementi di fatto addotti dall'accusa, dovendo limitarsi a verificare se tali elementi consentano di ipotizzare astrattamente la commissione di un reato, senza poter valutare la fondatezza dell'accusa e la probabilità di una pronuncia sfavorevole per l'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. PAGANO Filiber - rel. Consigliere

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI NAPOLI;

nei confronti di:

1) PE. LU. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1355/2009 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 01/07/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIBERTO PAGANO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento senza rinvio;

udito il difensore avv. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibi…

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