Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12024 del 18 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:12024PEN

Massima

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Il soggetto passivo del reato di diffamazione può essere individuato anche in assenza di una indicazione specifica, qualora i fatti e le circostanze narrati, i riferimenti personali e temporali, offrano con ragionevole certezza l'inequivoca identificazione dell'offeso, deducibile dalla stessa prospettazione oggettiva dell'offesa e dal contesto in cui è inserita. Pertanto, quando la lettera contenente espressioni offensive è indirizzata al Sindaco di un Comune e si riferisce alla mala fede di chi consiglia una persona che risulta essere consulente del medesimo Comune per la promozione dell'immagine della città, tale persona può essere individuata come soggetto passivo del reato di diffamazione, anche in assenza di una esplicita menzione del suo nome, in quanto il riferimento risulta inequivocabile dalle circostanze narrate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GI. RI. , N. IL (OMESSO);

contro

2) DA. FR. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 29/11/2006 TRIBUNALE di RIETI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PALLA STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. STABILE Carmine, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito, per la parte civile, l'Avv. FERR…

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