Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36013 del 17 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:36013PEN

Massima

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Il possesso ingiustificato della cosa costituisce prova della consapevolezza della sua provenienza delittuosa ai fini della configurabilità del reato di ricettazione. L'assenza di indicazioni da parte dell'imputato circa le modalità di conseguimento del possesso esclude la possibilità di riqualificare il fatto come incauto acquisto e giustifica la determinazione della pena, anche in relazione alla sua sostituzione, sulla base della valutazione complessiva della gravità del fatto. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi costitutivi del reato e nella commisurazione della pena, purché la motivazione, pur se sintetica, risulti idonea a rendere conto delle ragioni del proprio convincimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. MONASTERO Francesco - Consigliere

Dott. RENZO Michele - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Mk. Fa. De. Sa. , nato il (OMESSO);

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Sentito il Pubblico Ministero, Sost. Proc. Gen. Dott. DI CASOLA Carlo, che ha chiesto la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso.

La Corte osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza del Pretore di Siracusa in data 6 maggio 1999 …

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