Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 381 del 2011

ECLI:IT:TARBS:2011:381SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di un manufatto edilizio abusivo è legittimo e può essere adottato dall'autorità competente, anche in assenza di una specifica motivazione in ordine all'interesse pubblico sotteso, purché risulti accertata l'assenza di una valida concessione edilizia. L'eventuale presentazione di una successiva istanza di condono edilizio comporta la sopravvenuta carenza di interesse all'annullamento del provvedimento di demolizione, in quanto l'Amministrazione è tenuta a riesaminare la posizione del privato e a pronunciarsi sulla nuova domanda di sanatoria, con l'emanazione di un nuovo provvedimento, che vale a superare quello precedentemente impugnato. In tali ipotesi, il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese di lite, in applicazione del principio della soccombenza virtuale, anche in assenza di una specifica valutazione prognostica favorevole all'Amministrazione in sede cautelare. Inoltre, l'omessa indicazione dell'Autorità e del termine per ricorrere nel provvedimento impugnato costituisce mera irregolarità, non rilevante ai fini della legittimità dell'atto, mentre la motivazione relativa all'accertamento dell'abusività delle opere e alla loro assoggettabilità al regime concessorio è sufficiente, senza necessità di ulteriori argomentazioni in ordine all'interesse pubblico sotteso alla demolizione. Infine, il vizio di disparità di trattamento non è ipotizzabile nel caso di provvedimenti di demolizione per abuso edilizio, in quanto l'Amministrazione è tenuta a reprimere ogni illecito costruttivo, a prescindere da eventuali precedenti sanatorie concesse per altri manufatti.

Sentenza completa

N. 00180/1997
REG.RIC.

N. 00381/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00180/1997 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 180 del 1997, proposto da:
Meilhaus Fritz, rappresentato e difeso dall'avv. Fabio Negrini, con domicilio eletto presso il medesimo in Brescia, via Bulloni, 12;

contro

Comune di Tremosine, rappresentato e difeso dall'avv. Innocenzo Gorlani, con domicilio eletto presso lo stesso in Brescia, via Romanino, 16;

per l'annullamento

dell’ordinanza sindacale 13.11.96, n. 6504 di demolizione e denegata sanatoria;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Tremosine;

Viste le m…

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