L'autorità amministrativa competente, nell'ambito delle proprie attribuzioni di vigilanza e controllo in materia ambientale, può imporre prescrizioni e limitazioni all'esercizio di attività economiche private, anche successivamente al rilascio di autorizzazioni generali, al fine di tutelare l'ambiente e la salute pubblica, purché tali prescrizioni siano adeguate, proporzionate e ragionevoli rispetto alle esigenze di tutela, trovino fondamento normativo e non risultino eccessivamente limitative dell'attività economica. Il potere di imporre prescrizioni non è illimitato, ma deve essere esercitato nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, nonché dei diritti e degli interessi legittimi del privato, evitando di gravare ingiustificatamente l'attività economica. L'autorità competente, pertanto, nel valutare l'opportunità di imporre prescrizioni, deve effettuare un bilanciamento tra le esigenze di tutela ambientale e la tutela dell'iniziativa economica privata, adottando misure proporzionate e adeguate allo scopo, senza eccedere nell'esercizio dei propri poteri di controllo e vigilanza.