Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25793 del 30 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25793PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche si configura quando l'agente, mediante artifici o raggiri idonei a indurre in errore il soggetto passivo, consegue indebitamente l'erogazione di finanziamenti pubblici, a prescindere dalla diligenza o meno del soggetto passivo nell'accertare la veridicità della documentazione prodotta. L'idoneità decettiva della condotta non è esclusa dalla mancanza di diligenza della persona offesa, essendo sufficiente che gli artifici o raggiri abbiano effettivamente indotto in errore il soggetto erogatore, anche se questi avrebbe potuto evitare l'induzione in errore con un maggiore controllo. Il momento consumativo del reato di truffa aggravata coincide con l'erogazione definitiva del finanziamento pubblico, a nulla rilevando che la documentazione prodotta fosse finalizzata solo alla collocazione in graduatoria, atteso che l'utile posizionamento in graduatoria costituisce condizione imprescindibile per il conseguimento dell'ingiusto profitto. La recidiva specifica infraquinquennale, se contestata e ritenuta, comporta l'applicazione della relativa circostanza aggravante. Le valutazioni di merito operate dal giudice di appello, in ordine all'idoneità decettiva della condotta e alla sussistenza del nesso causale tra la stessa e l'induzione in errore del soggetto erogatore, non sono sindacabili in sede di legittimità, se sorrette da adeguata e logica motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) HO. GI. , N. IL (OMESSO);

2) HO. FA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2230/2009 CORTE APPELLO di PALERMO, del 08/07/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Mura Antonio, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio nei confronti di Ho. Fa…

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