Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15738 del 20 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:15738PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei presupposti per il mantenimento della misura cautelare della detenzione in carcere, deve tenere conto di tutti gli elementi a sua disposizione, ivi compresi gli accertamenti medici disposti, e giungere a conclusioni logicamente corrette nell'ambito dei poteri valutativi riservati al giudice di merito. In particolare, in sede di legittimità, il compito della Corte di Cassazione non è quello di esprimere un ulteriore apprezzamento di merito circa la possibilità di cura del ricorrente nello stato di detenzione, ma di verificare se il provvedimento impugnato abbia tenuto conto degli atti concernenti le condizioni di salute ed sia giunto a conclusioni logicamente corrette. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la compatibilità dello stato di salute del detenuto con la detenzione carceraria, deve esaminare attentamente tutti gli accertamenti medici disposti, senza sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, purché quest'ultima sia logicamente motivata e non affetta da vizi o contraddizioni. Inoltre, il giudice di merito, nel disporre il mantenimento della misura cautelare della detenzione in carcere, deve dare conto della sussistenza di esigenze cautelari di eccezionale rilevanza, come la concreta e attuale possibilità di reiterazione del reato, anche sulla base di precedenti condanne per i medesimi reati e di comportamenti tenuti dal detenuto durante precedenti periodi di detenzione domiciliare o di libertà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

GI. Eb. ;

avverso l'ordinanza n. 874/2010 del Tribunale per il Riesame di Firenze in data 1.10.2010;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott.ssa Giovanna VERGA;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. Alfredo MONTAGNA il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;

Sentito il difensore Avv. AMMANNATO Danilo del foro di Firenze che insiste…

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