Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1750 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:1750SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sopravvenienza di una nuova disciplina normativa che incide sulla vicenda oggetto di giudizio, modificando i presupposti e le condizioni per il rinnovo delle concessioni in materia di utilizzazione delle acque minerali e termali, determina la carenza di interesse del ricorrente all'annullamento dell'atto impugnato, in quanto l'eventuale accoglimento del ricorso non gli consentirebbe comunque di ottenere il risultato sperato, dovendo l'amministrazione riesaminare la sua istanza alla luce della nuova normativa sopravvenuta. In tali ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto la decisione non potrebbe più scaturire alcuna utilità per il ricorrente. Il giudice amministrativo, nell'ambito del processo incentrato sul rapporto tra pubblica amministrazione e privato, deve valutare la sussistenza e la permanenza dell'interesse a ricorrere, verificando la presenza di un vantaggio potenziale che possa derivare dall'eventuale accoglimento del ricorso. Qualora nel corso del giudizio intervengano nuove circostanze, come l'entrata in vigore di una nuova disciplina normativa, tali da impedire o vanificare il risultato vantaggioso che il ricorrente si era ripromesso di conseguire, il giudice deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto dalla decisione non potrebbe più scaturire alcuna utilità per il ricorrente. La modifica normativa, in quanto "factum principis", cioè un fatto nuovo eteroimposto, è idonea a far ritenere comunque superata la precedente determinazione negativa assunta dall'amministrazione, la quale, in caso di annullamento del proprio provvedimento, dovrà riesaminare la posizione dell'interessato alla luce della nuova disciplina e non di quella previgente, sulla base della quale aveva adottato l'atto impugnato. In tal caso, l'eventuale accoglimento del ricorso non consentirebbe comunque al ricorrente di ottenere il risultato sperato, in quanto l'amministrazione, nel riesaminare l'istanza, dovrà applicare la nuova normativa, vanificando così l'originaria pretesa del ricorrente.

Sentenza completa

N. 01948/2012
REG.RIC.

N. 01750/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01948/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1948 del 2012, proposto dalla società ((omissis)) & C. s.a.s. in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dalle avvocatesse ((omissis)) e ((omissis)), legalmente domiciliata presso la Segreteria del T.A.R. Campania, in Napoli, piazza Municipio n. 64;

contro

la Regione Campania, in persona del Presidente
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Avvocatura regionale in Napoli, via S. Lucia, 81;

per l'annullamento

- del decreto dirigenziale n. 154 del 17.2.2012, tra…

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