Il Comune, nell'esercizio del potere discrezionale attribuitogli dalla legge, può disporre la sospensione dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande per un periodo non inferiore a cinque giorni nei casi di occupazione abusiva di suolo pubblico a fini commerciali, in violazione dell'articolo 20 del codice della strada, indipendentemente dalla presenza di manufatti da rimuovere. Tale potere è esercitato dal dirigente comunale in applicazione di una specifica ordinanza sindacale che ne disciplina i presupposti e le modalità di applicazione, senza che ciò integri un eccesso di potere o una violazione del principio di proporzionalità. Il silenzio-assenso non opera in relazione a istanze di rinnovo di concessioni per l'occupazione di suolo pubblico, in quanto tali procedimenti coinvolgono interessi di pubblica sicurezza e incolumità, la cui valutazione richiede un provvedimento espresso dell'amministrazione. Inoltre, la domanda di accertamento dell'inerzia dell'amministrazione diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora l'istanza di rinnovo abbia ad oggetto un periodo già trascorso.