Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51942 del 16 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:51942PEN

Massima

Massima ufficiale
Ai fini dell'integrazione del delitto di cui all'articolo 302 cod. pen., che può avere per oggetto anche un reato associativo (nella specie, l'associazione con finalità di terrorismo anche internazionale di cui all'art. 270-bis cod. pen.), non basta l'esternazione di un giudizio positivo su un episodio criminoso, per quanto odioso e riprovevole, ma occorre che il comportamento dell'agente sia tale - per il suo contenuto intrinseco, per la condizione personale dell'autore e per le circostanze di fatto in cui si esplica - da determinare il rischio, non teorico ma effettivo, della commissione di atti di terrorismo o di delitti associativi con finalità di terrorismo. (In applicazione del principio, la Corte ha ritenuto immune da censure l'ordinanza cautelare emessa nei confronti del ricorrente che, effettivamente entrato in contatto con soggetti vicini all'ISIS durante un periodo di detenzione trascorso in Marocco, era stato intercettato nell'atto di persuadere diverse persone ad imporre anche con la violenza i precetti islamici e di prospettare ad alcune donne il matrimonio con lui e la partenza verso i territori dello Sham, per indurle ad abbracciare la causa dell'Isis e a fornire supporto ai proseliti impegnati nei combattimenti in Siria).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 12 giugno 2018 dal Tribunale di Perugia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BORSELLINO MARIA DANIELA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa CARDIA DELIA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
L'avv. (OMISSIS) insiste nei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con provvedimento del 7/4/…

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