Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1367 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:1367SENT

Massima

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Il giudice amministrativo è competente a conoscere delle controversie relative alla concessione di beni pubblici, ma non delle questioni concernenti il pagamento di indennità, canoni ed altri corrispettivi, che rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario. Pertanto, il ricorso è dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse nella parte relativa all'annullamento dell'ordinanza di sgombero, essendo questa stata annullata in autotutela, mentre è dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo nella parte relativa alla diffida al pagamento di canoni per l'occupazione sine titulo di suolo pubblico, con rinvio della relativa controversia al giudice ordinario competente. La giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo in materia di concessione di beni pubblici, ai sensi dell'art. 133, comma 1, lettera c) del codice del processo amministrativo, non si estende alle controversie concernenti indennità, canoni ed altri corrispettivi, che rientrano nella competenza del giudice ordinario. Ciò in quanto tali questioni attengono alla fase esecutiva e di gestione del rapporto concessorio, piuttosto che alla sua costituzione o modifica, ambito nel quale si esplica la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. La distinzione tra la fase costitutiva e quella esecutiva del rapporto concessorio è rilevante ai fini della individuazione della giurisdizione competente: mentre la prima rientra nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, la seconda è devoluta alla cognizione del giudice ordinario. Pertanto, le controversie relative al pagamento di canoni, indennità ed altri corrispettivi dovuti per l'occupazione di beni pubblici, in quanto attinenti alla fase esecutiva del rapporto concessorio, esulano dalla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e sono devolute alla cognizione del giudice ordinario. Tale principio trova applicazione anche nelle ipotesi di occupazione sine titulo di suolo pubblico, in quanto in tali casi il rapporto tra l'Amministrazione e il privato non assume la forma della concessione amministrativa, ma si configura come un'occupazione abusiva del bene pubblico, con conseguente insorgere di un credito in capo all'Amministrazione per il ristoro del mancato godimento del bene. La relativa controversia, pertanto, non rientra nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, ma deve essere devoluta alla cognizione del giudice ordinario.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/03/2019

N. 01367/2019 REG.PROV.COLL.

N. 02383/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2383 del 2018, proposto da
Gerardo Impesi e Annunziata Del Giudice, rappresentati e difesi dagli avvocati Alberto Corrado e Assunta Di Razza e con gli stessi elettivamente domiciliati in Napoli, al Viale A. Gramsci n. 19, con indirizzi digitali [email protected] e [email protected];

contro

Comune di Pozzuoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Fabio Ferraro, con domicilio eletto presso lo studio dello stesso in Napoli, alla Via Rione Sirignano n. 10, indirizzo digitale [email protected]

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