Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42124 del 16 ottobre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:42124PEN

Massima

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Il diritto di critica, quale causa di giustificazione della diffamazione, postula il rispetto del requisito della continenza verbale, che deve essere valutato tenendo conto del complessivo contesto dialettico in cui si realizza la condotta, verificando se i toni utilizzati, pur se aspri, forti e sferzanti, non siano meramente gratuiti, ma siano pertinenti al tema in discussione e proporzionati al fatto narrato ed al concetto da esprimere. In particolare, il diritto di critica dei provvedimenti giudiziari e dei comportamenti dei magistrati deve essere riconosciuto nel modo più ampio possibile, costituendo l'unico reale ed efficace strumento di controllo democratico dell'esercizio di una rilevante attività istituzionale, che viene esercitata nel nome del popolo italiano da soggetti che, a garanzia della fondamentale libertà della decisione, godono di ampia autonomia ed indipendenza; ne deriva che il limite della continenza può ritenersi superato soltanto in presenza di espressioni che, in quanto inutilmente umilianti, trasmodino nella gratuita aggressione verbale del soggetto criticato. Pertanto, le espressioni utilizzate da un soggetto, pur se indubbiamente forti e polemiche, non possono essere considerate diffamatorie ove risultino giustificate dal complessivo contesto in cui sono state pronunciate, senza tramodare in meri insulti personali, e siano pertinenti al tema oggetto di discussione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. Scarl INI Enrico V. - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. MOROSINI M. Elisabetta - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/01/2023 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI; udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GIUSEPPE RICCARDI che ha concluso chiedendo;
Il Proc. Gen. conclude per l'annullamento senza rinvio, perche' il fatto non sussiste;
udito il difensore;
L'avv. (OMISSIS)…

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