Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13701 del 6 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:13701PEN

Massima

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Il reato di minaccia è configurabile quando la condotta dell'agente, valutata nel suo complesso, risulti idonea a suscitare nel soggetto passivo un fondato timore di subire un male ingiusto, anche se non accompagnata da una esplicita manifestazione di volontà di nuocere. La minaccia deve essere seria e concreta, tale da ingenerare nel destinatario un ragionevole e giustificato allarme per la propria incolumità o per i propri beni, senza che sia necessaria l'effettiva capacità dell'agente di realizzare il male prospettato. Ai fini della configurabilità del reato, non rileva la mera percezione soggettiva della vittima, ma è necessario che la condotta minacciosa sia oggettivamente idonea a determinare un fondato timore nell'animo del destinatario. Inoltre, la minaccia deve essere rivolta a costringere il soggetto passivo a tenere o ad omettere un determinato comportamento, senza che sia necessario l'effettivo conseguimento dello scopo. Il reato di minaccia si consuma nel momento in cui la condotta minacciosa viene percepita dal destinatario, a prescindere dall'eventuale realizzazione del male prospettato. Infine, la minaccia può essere espressa in forma esplicita o implicita, verbale o non verbale, purché risulti inequivocabilmente percepibile dal soggetto passivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AC. PA. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 11/2008 TRIBUNALE di VERCELLI, del 04/12/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/12/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BEVERE Antonio;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MAZZOTTA Gabriele che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

Il difensore di A…

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