Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26231 del 25 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:26231PEN

Massima

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Il proscioglimento nel merito per insufficienza o contraddittorietà della prova non prevale sulla dichiarazione immediata di una causa di non punibilità, salvo che, in sede di appello, il giudice sia chiamato a valutare il compendio probatorio ai fini delle statuizioni civili o ritenga infondata l'impugnazione del P.M. avverso una sentenza di assoluzione in primo grado. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione delle risultanze processuali a quella compiuta nei precedenti gradi di merito, essendo preclusa la rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata e l'adozione di nuovi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti. La motivazione della sentenza di appello non è carente o contraddittoria per il solo fatto di aver privilegiato alcuni elementi di prova a discapito di altri, seguendo un ragionamento logico che ha condotto all'assoluzione degli imputati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. COSCIONI G. - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
quale parte civile costituita nel processo a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
avverso la sentenza n.1388/2011 in data 21/04/2016 della Corte di appello di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Giuseppe COSCIONI;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dot…

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