Cassazione penale Sez. I sentenza n. 47884 del 2 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:47884PEN

Massima

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Il giudice che omette di disporre la confisca obbligatoria dei beni sottoposti a sequestro preventivo nella sentenza di condanna non può successivamente provvedere in merito con separata ordinanza, in quanto tale provvedimento è abnorme e privo di potere giurisdizionale. Il sistema processuale prevede specifici rimedi per l'omessa pronuncia sulla confisca, sia attraverso l'impugnazione della sentenza ai sensi dell'art. 579 c.p.p., sia mediante l'intervento del giudice dell'esecuzione ai sensi dell'art. 676 c.p.p. La confisca obbligatoria, quale misura di sicurezza, deve essere disposta con la sentenza di condanna, con la quale devono essere precisamente individuati i beni da confiscare, in conformità all'art. 322-ter c.p., u.c. L'ordinanza successiva e separata del giudice che dispone la confisca, in assenza di una precedente pronuncia nella sentenza di condanna, è abnorme e deve essere annullata senza rinvio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 15 febbraio 2013 - GUP del Tribunale di Piacenza;

sentita la relazione svolta dal Consigliere dott. ((omissis));

lette le conclusioni scritte del rappresentante del Pubblico Ministero, sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con ordinanza deliberata in data 15 febbraio 2013, deposit…

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