Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9067 del 28 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:9067PEN

Massima

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Il possesso di sostanze stupefacenti, anche in minima quantità, integra il reato di detenzione illecita, a prescindere dall'uso personale, qualora il soggetto sia a conoscenza del luogo in cui la droga è custodita e si trovi sul posto per coadiuvare l'attività di spaccio, essendo irrilevante la mera qualità di cliente della persona che materialmente detiene la sostanza. Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità penale, deve dare conto in modo congruo e logico di tutti gli elementi probatori acquisiti, senza poter essere sindacato in sede di legittimità per una diversa ricostruzione dei fatti, salvo l'accertamento di evidenti errori motivazionali o contraddizioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/03/2017 della CORTE APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANTONELLA CIRIELLO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. MARINELLI FELICETTA che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.- Con sentenza del 09.03.2017 la Corte d'appello di Genova, per quanto qui rileva, in parziale riforma…

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