Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33830 del 11 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:33830PEN

Massima

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Il dolo diretto, anche nella forma del dolo alternativo, è compatibile con il reato tentato di omicidio, essendo sufficiente che l'agente preveda e voglia indifferentemente due eventi alternativi tra loro come conseguenza della sua condotta, idonea a provocare, con certezza o alto grado di probabilità in base alle regole di comune esperienza, la morte della persona verso cui la condotta stessa si dirige. Ai fini della configurabilità dell'attenuante della provocazione ex art. 62, comma 1, n. 2 c.p., è necessario il riscontro: a) dello stato d'ira, costituito da un'alterazione emotiva che può anche protrarsi nel tempo e non essere in rapporto di immediata temporaneità con il fatto ingiusto altrui; b) del fatto ingiusto altrui, caratterizzato da contrarieta' a regole giuridiche, morali e sociali, reputate tali nell'ambito di una determinata collettività in un dato momento storico, a prescindere dalle convinzioni dell'imputato e dalla sua sensibilità individuale; c) del rapporto di causalità psicologica e non di mera occasionalità tra il fatto ingiusto e lo stato d'ira, indipendentemente dalla proporzionalità tra essi, purché sia riscontrabile la persistenza della derivazione causale. La sproporzione macroscopica tra fatto ingiusto e reazione, tuttavia, può escludere la sussistenza del nesso causale, facendo scadere il fatto ingiusto a mera occasione del dispiegamento del fatto violento successivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1942/2015 CORTE APPELLO di BARI, del 13/11/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/03/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO SIANI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso, con l'emissione delle statuizioni consequenziali.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe, r…

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