La concessione demaniale per la realizzazione di un impianto di erogazione di carburante presso un'area portuale può essere legittimamente negata dall'Autorità competente qualora l'installazione dell'impianto, pur rispettando gli standard tecnici di sicurezza, sia ritenuta incompatibile con le preminenti esigenze di tutela della sicurezza e dell'incolumità pubblica nell'intera area portuale, caratterizzata da un elevato traffico di passeggeri. In tali casi, il principio di libertà di iniziativa economica e di concorrenza deve cedere il passo alle superiori ragioni di interesse pubblico connesse alla sicurezza, in quanto l'Autorità è tenuta a valutare la compatibilità dell'uso particolare richiesto con quello generale secondo le finalità proprie dei beni demaniali e la rispondenza e conformità del prospettato utilizzo agli interessi pubblici tutelati, senza che ciò integri una violazione della riserva di amministrazione o un difetto di istruttoria e motivazione. L'Autorità, pertanto, non è tenuta a dare prevalenza alle caratteristiche tecniche dell'impianto rispetto alle esigenze di sicurezza dell'intera area portuale, purché la motivazione del diniego risulti adeguata e non apodittica.