Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15304 del 21 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:15304PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, in presenza di una causa estintiva del reato, può pronunciare sentenza di assoluzione ai sensi dell'art. 129 c.p.p. solo quando le circostanze idonee ad escludere l'esistenza del fatto, la sua rilevanza penale e la non commissione del medesimo da parte dell'imputato emergano dagli atti in modo assolutamente non contestabile, in quanto il concetto di "evidenza" richiesto dalla norma presuppone la manifestazione di una verità processuale così chiara ed obiettiva da rendere superflua ogni dimostrazione. Pertanto, qualora gli atti processuali non consentano una valutazione in tal senso, il giudice è legittimato a dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione, senza poter pronunciare una sentenza di assoluzione nel merito. Inoltre, il proscioglimento nel merito, in caso di contraddittorietà o insufficienza della prova, non prevale rispetto alla dichiarazione immediata di una causa di non punibilità, come la prescrizione. Infine, in caso di ricorso inammissibile, l'imputato può essere condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della cassa delle ammende, qualora vi siano profili di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. ((omissis)) del foro di Sassari nell'interesse di Pi. Gi. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Cagliari, Sezione distaccata di Sassari, in data 9.12.2008;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dr. ((omissis)), il quale ha concluso per l'inammissibilita'.

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