Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice, nell'esercizio della propria funzione giurisdizionale, è tenuto a garantire il rispetto del diritto di difesa e del contraddittorio, assicurando a tutte le parti processuali la possibilità di partecipare attivamente al procedimento e di far valere le proprie ragioni. Tale principio trova applicazione sia nel processo penale che in quello civile, imponendo al giudice di adottare tutte le misure necessarie affinché il contraddittorio sia effettivo e non meramente formale. In particolare, il giudice deve garantire alle parti la conoscenza degli atti e dei documenti rilevanti per la decisione, nonché la possibilità di prenderne visione e di presentare le proprie deduzioni e memorie difensive. Ciò al fine di assicurare il pieno esercizio del diritto di difesa e di consentire alle parti di contribuire in modo consapevole e partecipato all'accertamento dei fatti e all'applicazione delle norme giuridiche. Il mancato rispetto di tali garanzie processuali, comportando una lesione del diritto di difesa, costituisce un vizio della sentenza che può determinarne l'annullamento in sede di impugnazione. Il giudice, pertanto, è tenuto a vigilare costantemente sul corretto svolgimento del processo e sull'effettività del contraddittorio, adottando tutte le iniziative necessarie a tal fine.