Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9635 del 27 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:9635PEN

Massima

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La legittima difesa può essere invocata quando l'azione violenta attuata dalla persona offesa mostra i tratti dell'ingiusto torto volto a porre in pericolo l'incolumità fisica dei soggetti verso i quali è rivolta la sua condotta illecita, e la reazione difensiva dell'imputato è assolutamente proporzionata all'offesa attuale ed incombente, adottando l'unica reazione possibile per fermare la furia dell'aggressore. Tuttavia, l'imputato non può invocare la scriminante della legittima difesa qualora egli stesso abbia concorso a determinare la situazione di pericolo, nonostante potesse allontanarsi dal luogo senza pregiudizio e senza disonore. Pertanto, la valutazione della sussistenza dei presupposti della legittima difesa richiede un'attenta e rigorosa analisi della dinamica complessiva dei fatti, volta a verificare se l'imputato abbia effettivamente agito in risposta ad un'aggressione ingiusta e attuale, senza aver contribuito egli stesso a creare la situazione di pericolo. In caso di riforma in senso sfavorevole all'imputato di una sentenza assolutoria, il giudice di appello ha l'obbligo di fornire una motivazione rafforzata, superando specificamente le argomentazioni rilevanti poste a fondamento della decisione di primo grado, con una penetrante analisi critica che dia conto delle ragioni per le quali gli elementi di prova sono stati diversamente valutati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. NOVIK A SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 6292/2014 CORTE APPELLO di MILANO, del 28/05/2015;
udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udite le conclusioni del Procuratore generale, in persona della Dott.ssa ((omissis)), che chiedeva dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udite le conclusioni del difensore avv. (OMISSIS), in sostituzione del difensore di fiducia avv. (OMISSIS), che chiedeva l'annullamento della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 28/05/2015 la Corte di appello di Milano, in riforma della sentenza di assoluzione del G.I.P. del Tribunale di Milano, condannava …

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