Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22754 del 3 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:22754PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di prevenzione è autorizzato a fondare il provvedimento di applicazione di misure di prevenzione personali anche su elementi probatori tratti da procedimenti penali, anche se non ancora definiti, purché gli stessi siano idonei a dimostrare la pericolosità sociale del soggetto proposto. La valutazione della attualità della pericolosità sociale può fondarsi su elementi quali la commissione di gravi reati di spaccio di sostanze stupefacenti, la comprovata intraneità in ambienti criminali dediti a tale traffico, nonché la stabilità e permanenza dei legami del soggetto con l'organizzazione criminale, anche in assenza di ulteriori condotte delittuose successive all'ultima condanna. Il sindacato di legittimità sui provvedimenti di prevenzione è limitato alla sola violazione di legge, senza possibilità di estendersi al controllo sulla adeguatezza e coerenza logica della motivazione, salvo che questa non risulti talmente incongrua da non consentire di coglierne l'apparato logico sottostante. Elementi quali il recente trasferimento del soggetto in altra provincia e lo svolgimento di attività lavorativa, pur potendo eventualmente giustificare in futuro la revoca della misura, non sono di per sé sufficienti, allo stato, a dimostrare un definitivo cambiamento delle scelte di vita e la cessazione della pericolosità sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PO. RO. , R. , FA. n. il (OMESSO);

avverso DECRETO del 14/03/2008 della CORTE APPELLO di CATANZARO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CORRADINI Grazia;

lette le conclusioni del P.G. Dott. D'ANGELO Giovanni che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

OSSERVA

1 - Con decreto in data 14 marzo 2008 la Corte d'Appello di Catanzaro ha confermato il decreto 11 luglio 2007 del Tribunale di…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.