Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'annullare il diniego del Comune di Bari al rilascio del permesso di costruire per la realizzazione di un impianto di distribuzione carburanti, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Il regolamento comunale sulla "Razionalizzazione degli impianti di distribuzione dei carburanti", adottato in attuazione di una precedente legge regionale (l.r. n. 13/90), non può trovare applicazione a seguito dell'espressa abrogazione di tale legge regionale da parte di una successiva normativa (l.r. n. 23/04). Pertanto, il mero dato cronologico di una norma comunale non è sufficiente a giustificarne la sopravvivenza, laddove la fonte primaria di riferimento sia stata espressamente abrogata. 2. La norma urbanistica che prevede una percentuale minima di parcheggi pari al 12% dell'area non contempla un limite massimo, ma solo una soglia minima. Pertanto, il superamento di tale percentuale minima non può di per sé costituire un valido motivo di diniego del permesso di costruire, dovendosi piuttosto valutare la possibilità di una modifica progettuale per reperire l'area necessaria all'impianto di distribuzione carburanti. L'Amministrazione non può pertanto opporre un diniego secco, senza prima verificare la possibilità di una soluzione alternativa. In conclusione, il Tribunale Amministrativo Regionale ha affermato il principio per cui le norme di rango secondario, anche se cronologicamente precedenti, non possono sopravvivere all'abrogazione espressa della fonte primaria di riferimento, nonché il principio per cui il superamento di una percentuale minima prevista dalla disciplina urbanistica non può automaticamente comportare il diniego di un permesso di costruire, dovendosi piuttosto valutare la possibilità di una modifica progettuale.