Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 23294 del 9 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:23294PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la destinazione d'uso della sostanza stupefacente detenuta, deve tenere conto di tutti gli elementi oggettivi e soggettivi del fatto, quali la quantità, le modalità di presentazione e le altre circostanze dell'azione, ai fini di accertare se la detenzione sia finalizzata ad un uso non esclusivamente personale, integrando così il reato di illecita detenzione. Il diniego dell'attenuante del fatto di lieve entità è altresì correttamente motivato quando il quantitativo di droga, pur in relazione alle condizioni economiche del soggetto, risulti incompatibile con un mero accumulo per uso personale, essendo la valutazione complessiva degli elementi indicati dalla norma a fondare l'esclusione della lieve entità della lesione al bene giuridico protetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORGIGNI ((omissis)) del 28/04/2 -

Dott. BRUSCO Carlo G. Consigliere SENTE -

Dott. MARINELLI ((omissis)) N. -

Dott. VITELLI CASELLA ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. PICCIALLI Patrizia rel. Consigliere N. 43750/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SE. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 10251/2010 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 04/12/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/04/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PATRIZIA PICCIALLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

SE. GI. ricorre avverso …

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