Consiglio di Stato sentenza n. 6701 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:6701SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, nell'esercizio della propria discrezionalità pianificatoria, può legittimamente classificare un'area come non edificabile, anche in presenza di una precedente destinazione edificatoria, qualora tale scelta risulti adeguatamente motivata in ragione della necessità di ridurre il consumo di suolo, evitare la commistione tra zone residenziali e produttive, e garantire la sostenibilità della viabilità locale, senza che ciò integri un difetto di istruttoria o di motivazione, né un contrasto con la disciplina pianificatoria sovraordinata. La modifica della destinazione urbanistica rispetto al progetto preliminare non crea in capo al privato un legittimo affidamento al mantenimento della precedente previsione, trattandosi di vicenda endo-procedimentale priva di riflessi esterni. L'Amministrazione comunale, nell'esercizio della propria discrezionalità pianificatoria, può adottare scelte più restrittive rispetto agli strumenti di pianificazione sovraordinati, purché adeguatamente motivate, al fine di tutelare specifici interessi pubblici, quali la preservazione di aree verdi e la prevenzione di fenomeni di eccessiva densificazione edilizia. La motivazione dell'atto pianificatorio può essere integrata e sviluppata nel corso del giudizio, senza che ciò integri una illegittima integrazione postuma, in quanto l'Amministrazione non è vincolata ad una puntuale e analitica motivazione di ogni singola scelta urbanistica.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/11/2020

N. 06701/2020REG.PROV.COLL.

N. 03586/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3586 del 2017, proposto dal Comune di Genova, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Luca De Paoli, Aurelio Domenico Masuelli e Gabriele Pafundi, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Gabriele Pafundi in Roma, viale Giulio Cesare, n. 14;

contro

Biba s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Luigi Cocchi e Giovanni Corbyons, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, via Cicerone, n. 44;

nei confronti

Regione Liguria, Luciano Arvigo, non costituiti in g…

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