Il rilascio di una concessione di occupazione di suolo pubblico (o.s.p.) può essere legittimamente negato dall'Amministrazione comunale qualora: 1) L'occupazione richiesta si ponga a distanza inferiore ai 5 metri dall'intersezione stradale, in contrasto con l'art. 158 del Codice della Strada, che impone il rispetto di tale distanza minima per ragioni di sicurezza della circolazione. 2) Il soggetto richiedente abbia in essere abusi non sanati relativi all'occupazione di suolo pubblico, in applicazione dell'art. 5, comma 3, della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 119/2005 e successive modifiche, che preclude il rilascio di nuove concessioni fino alla rimozione delle violazioni e all'estinzione dei relativi debiti. Tali motivi ostativi, se adeguatamente circostanziati negli atti istruttori e non efficacemente confutati dal richiedente, costituiscono ragioni sufficienti e vincolanti per il diniego della voltura della concessione, indipendentemente dall'esistenza di eventuali consensi o permessi rilasciati da soggetti privati, in quanto l'occupazione di suolo pubblico deve comunque conformarsi alle disposizioni normative di settore.