Il servizio militare di leva obbligatorio, pur essendo stato sospeso, non è stato definitivamente abrogato dall'ordinamento giuridico italiano. La sua riattivazione è possibile in due casi specifici previsti dalla legge: a) in caso di deliberazione dello stato di guerra ai sensi dell'art. 78 Cost.; b) in caso di grave crisi internazionale che richieda un aumento della consistenza numerica delle forze armate, da attuarsi con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei Ministri. Pertanto, il reato di mancanza alla chiamata per il servizio militare di leva non può considerarsi abolito, in quanto la sospensione dell'obbligo di prestazione non equivale alla sua abrogazione definitiva. Ciò comporta che le sentenze di condanna per tale reato, passate in giudicato, non possono essere revocate, in quanto la normativa vigente non prevede l'applicazione retroattiva della cessazione della rilevanza penale del fatto. L'interpretazione costituzionalmente orientata impone di ritenere che il servizio militare obbligatorio possa essere reintrodotto solo attraverso atti aventi forza di legge, in ossequio agli artt. 23 e 52 Cost., che richiedono la copertura legislativa per l'imposizione di prestazioni personali e per la regolamentazione del servizio militare.