Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel respingere il ricorso, afferma che: Il rilascio del permesso di costruire in sanatoria non può essere concesso quando gli interventi realizzati in assenza di titolo abilitativo, consistenti nella realizzazione di verande chiuse in luogo di ballatoi e balconi esistenti nonché nella formazione di un nuovo manufatto ad uso servizio igienico su un terrazzo preesistente, risultano in contrasto con la normativa urbanistica vigente, in particolare con l'art. 24.1 delle Norme di Attuazione del Piano di Governo del Territorio, che non ammette opere di ampliamento nella "Città esposta", e non possono essere qualificati come meri interventi pertinenziali, in quanto hanno modificato in modo percepibile la sagoma e il volume complessivo dell'edificio. In tali casi, in assenza dei requisiti di legge per il rilascio della sanatoria, l'Amministrazione è tenuta ad adottare il provvedimento di demolizione delle opere abusive, ai sensi dell'art. 31 del D.P.R. n. 380/2001, non potendo trovare applicazione la sanzione pecuniaria prevista per gli interventi in parziale difformità dal titolo edilizio.