Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3250 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:3250SENT

Massima

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Il rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, a seguito di istanza presentata dallo straniero, costituisce un obbligo per l'Amministrazione, la quale è tenuta a pronunciarsi entro il termine previsto dalla legge. Il silenzio serbato dall'Amministrazione oltre il termine stabilito integra un'ipotesi di silenzio-inadempimento, legittimando il ricorso dello straniero per l'adozione del provvedimento espresso. Tuttavia, qualora l'Amministrazione adotti il provvedimento di rilascio del permesso di soggiorno prima della notifica del ricorso, la controversia deve ritenersi cessata per sopravvenuta carenza di interesse, imponendosi una declaratoria in tal senso. In tali ipotesi, le spese di lite possono essere compensate tra le parti, in considerazione della peculiarità della fattispecie e dell'avvenuto soddisfacimento della pretesa del ricorrente.

Sentenza completa

N. 04405/2013
REG.RIC.

N. 03250/2014 REG.PROV.COLL.

N. 04405/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4405 del 2013, proposto da: ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Roma, viale L. Cavalieri, 186;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del l.r. p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura Gen.((omissis)) di Roma;

per l'annullamento

del silenzio inadempimento formatosi sull'istanza di rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato presentata dal ricorrente in data 11/01/2013

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero dell'Intern…

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