Il Comune può negare l'autorizzazione all'installazione di un cartellone pubblicitario di dimensioni eccessive rispetto al contesto ambientale circostante, anche in assenza di specifici vincoli culturali o paesistico-ambientali, al fine di tutelare la coerenza urbanistica dell'ingresso al centro abitato. Tale valutazione rientra nella discrezionalità del Comune, il quale può ritenere ragionevole consentire l'installazione di cartelloni pubblicitari soltanto nelle pertinenze delle attività produttive o commerciali, al fine di rendere individuabili gli esercizi insediati nel centro edificato senza compromettere eccessivamente la visuale stradale e il paesaggio urbano. Il coinvolgimento della commissione edilizia nella valutazione delle richieste di autorizzazione per i cartelloni pubblicitari, pur non essendo un permesso di costruire, è legittimo in quanto l'organo tecnico può esprimere un parere sulla coerenza urbanistica dell'installazione. Il Comune può inoltre ritenere che una distanza di 50 metri tra il cartellone pubblicitario e l'esercizio commerciale pubblicizzato sia eccessiva, in considerazione dell'obiettivo di avvicinare il più possibile i cartelloni agli esercizi, trattandosi di un tipo di autorizzazione in cui rilevano anche misure molto brevi.