Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 2277 del 20 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:2277PEN

Massima

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La coltivazione di piante di canapa indiana, anche di modeste dimensioni, accompagnata dal rinvenimento di sostanza stupefacente suddivisa in dosi e di materiale per il confezionamento, integra il reato di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, non potendosi ritenere sussistente la mera detenzione per uso personale, in ragione dell'ingente quantitativo di dosi ricavabili e degli altri elementi indiziari che denotano un'attività di spaccio alquanto vivace e redditizia. L'applicazione della circostanza attenuante di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990 è esclusa in presenza di un quantitativo di stupefacente tale da soddisfare un numero tutt'altro che modesto di assuntori, essendo la condotta dell'imputato non lievemente offensiva del bene tutelato. Inoltre, la possibilità di applicare la pena alternativa del lavoro di pubblica utilità prevista dall'art. 73, comma 5-bis, del medesimo decreto, è riservata ai soli soggetti tossicodipendenti o assuntori di sostanze stupefacenti, non ricorrendo tale condizione nel caso di specie, e risulta comunque logicamente collegata all'entità dell'offesa, essendo riservata alle condotte di minore gravità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MONTAGNI Andrea - Presidente

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. RICCI Anna Luisa Ange - Consigliere

Dott. D'ANDREA Alessandro - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/12/2021 della CORTE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa DAWAN DANIELA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ORSI LUIGI, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Salerno ha confermato la sentenza pronunciata, all'esito di giu…

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