La mancata notifica del decreto di citazione a giudizio al difensore di fiducia dell'imputato determina una nullità di ordine generale insanabile, rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del procedimento, in quanto l'imputato ha il diritto di affidare la propria difesa alla persona che riscuote la sua fiducia. Tale nullità non può essere sanata dalla notifica effettuata al solo difensore d'ufficio, in quanto lede il diritto di difesa dell'imputato garantito dall'articolo 24 della Costituzione e dagli articoli 178 e 179 del codice di procedura penale. La tempestiva deduzione di tale nullità da parte della difesa, anche in sede di impugnazione, comporta l'annullamento della sentenza impugnata e di quella di primo grado, con rinvio degli atti al giudice di merito per un nuovo giudizio, in ossequio ai principi del giusto processo e del diritto di difesa.