Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30346 del 5 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:30346PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si configura quando vi è una stabile organizzazione criminale, con un programma delittuoso indeterminato, caratterizzata da un modus operandi ripetuto, disponibilità di armi e mezzi, monitoraggio costante degli obiettivi, comunicazioni e coordinamento tra i membri, spartizione del bottino, anche in assenza di prova della progettazione di singoli delitti da parte dell'intera organizzazione. La prova dell'associazione può desumersi da una serie di elementi indiziari, quali la stabilità del vincolo associativo, l'indeterminatezza del programma criminoso, la reiterazione delle condotte delittuose, la disponibilità di mezzi e risorse comuni, la suddivisione dei compiti e del bottino, senza che sia necessaria la prova della consapevolezza di ciascun associato di tutte le manifestazioni del programma criminoso. Ai fini della configurabilità del tentativo di reato, rilevano non solo gli atti esecutivi veri e propri, ma anche quegli atti preparatori che rivelino in modo inequivoco la direzione verso il fine criminoso, con una significativa probabilità di conseguire l'obiettivo programmato, salvo il verificarsi di eventi indipendenti dalla volontà del reo. La valutazione della gravità della condotta e della capacità a delinquere dell'imputato, ai fini della determinazione della pena, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è insindacabile in sede di legittimità, purché non sia contraddittoria e dia conto degli elementi considerati preponderanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. CERVADORO Mirella - rel. Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 137/2017 CORTE APPELLO SEZ.DIST. di TARANTO, del 21/02/2017;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/01/2018 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MIRELLA CERVADORO;
Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, nella persona del Dr. Viola Alfredo Pompeo, il quale ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile.
Udito l'avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'…

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