Il pubblico ufficiale che, abusando dei poteri e dei mezzi a sua disposizione, falsifica documenti e dati informatici al fine di procurarsi ingiusti profitti, commette gravi reati di falso e truffa aggravata, i quali integrano una condotta penalmente rilevante e sanzionabile, anche quando il reato risulti estinto per prescrizione. In tali casi, il giudice di legittimità è tenuto a dichiarare l'inammissibilità del ricorso, confermando la condanna pronunciata dai giudici di merito sulla base di una valutazione probatoria congrua e logicamente motivata, che non può essere sindacata in sede di legittimità se non per vizi di legittimità. Il pubblico ufficiale che abusa della propria posizione per commettere reati contro la pubblica amministrazione, violando i doveri di fedeltà e correttezza, lede gravemente il principio di legalità e l'affidamento dei cittadini nell'imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione, comportando una condanna penale anche quando il reato risulti estinto per prescrizione.