Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il ricorso per cassazione avverso una sentenza di primo grado, a seguito di declaratoria di inammissibilità dell'appello ai sensi dell'art. 348-bis c.p.c., deve essere proposto entro il termine perentorio di 60 giorni dalla comunicazione dell'ordinanza di inammissibilità dell'appello, a pena di inammissibilità del ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 348-ter, comma 3, c.p.c. Tale termine è conforme ai parametri costituzionali e sovranazionali in tema di giusto processo, non rilevando le modalità di comunicazione dell'ordinanza di inammissibilità dell'appello, sia essa avvenuta per estratto o in forma integrale per via telematica. L'inammissibilità del ricorso per cassazione proposto oltre il termine di 60 giorni comporta la condanna del ricorrente soccombente al pagamento delle spese del giudizio di legittimità, senza applicazione del raddoppio del contributo unificato, in quanto il ricorrente risulta esentato dal pagamento fin dalla proposizione dell'impugnazione.