Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12800 del 2006

ECLI:IT:TARLAZ:2006:12800SENT

Massima

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Il divieto di somministrazione di alimenti e bevande in assenza di autorizzazione sanitaria è legittimo, in quanto la tutela della salute pubblica costituisce un interesse primario che giustifica la limitazione dell'esercizio di attività private. L'associazione che svolge attività di somministrazione senza il prescritto titolo autorizzativo non può vantare un interesse giuridicamente rilevante alla prosecuzione del giudizio, una volta che l'attività sia stata cessata, determinando la sopravvenuta carenza di interesse all'annullamento del provvedimento sanzionatorio. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite tra le parti in considerazione della legittimità dell'azione amministrativa e della sopravvenuta cessazione dell'interesse del ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO
SEZIONE II TER
Anno 2006
composto dai Magistrati:
Michele PERRELLI - PRESIDENTE
Paolo RESTAINO - CONSIGLIERE
Antonio VINCIGUERRA - CONSIGLIERE rel.est.
ha pronunciato la seguente
S E N T E N Z A
sul ricorso n. 2403/1998 R.G. proposto da Circolo culturale Vecchio Borgo, in persona del suo rappresentante legale, rappresentato e difeso dall'avv. Antonio Pier Paoli, ed elettivamente domiciliato in Roma, borgo Vittorio - 91;
c o n t r o
Comune di Roma, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Angela Raimondo, ed elettivamente domiciliato in Roma, via del Tempio di Giove - 21;
per l'annullamento
del provvedimento 18.11.1997 n. 993 del Dirigente dell'U.O.A. coordinatore della Circoscrizione XVII del Comune di Roma, con il quale è stato vietato all'associazione ricorrente l'esercizio dell'…

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