Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25693 del 24 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:25693PEN

Massima

La partecipazione accertata in via definitiva a un'associazione di tipo mafioso, anche se risalente nel tempo, costituisce di per sé elemento sufficiente per l'applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali, senza che sia necessario dimostrare la perdurante pericolosità sociale del soggetto, salvo che non emergano elementi dai quali possa ragionevolmente desumersi il suo recesso dall'associazione o lo scioglimento del sodalizio. Ai fini dell'applicazione di tali misure, il giudice è tenuto a valutare la situazione reddituale e patrimoniale del soggetto e del suo nucleo familiare, senza essere vincolato dalle deduzioni e dalla documentazione difensiva, purché tale valutazione sia adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO ((omissis)) - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. AN. N. IL (OMESSO);

2) VI. IO. N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 28/09/2006 CORTE APPELLO di LECCE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MACCHIA ALBERTO;

lette le conclusioni dei P.G. Dr. IZZO G., che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 28 settembre 2006, la Corte di appello di Lecce ha respinto la imp…

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