Cassazione penale Sez. III sentenza n. 36740 del 21 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:36740PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione della sentenza impugnata, deve verificare che essa sia realmente idonea a rappresentare le ragioni poste a base della decisione adottata, che non sia manifestamente illogica, in quanto sorretta da argomentazioni non viziate da evidenti errori nell'applicazione delle regole della logica, e che non sia internamente contraddittoria, cioè non viziata da insormontabili incongruenze tra le sue diverse parti o da inconciliabilità logiche tra le affermazioni in essa contenute. Il controllo di legittimità sui vizi della motivazione attiene alla coerenza strutturale della decisione, sotto il profilo logico-argomentativo, restando preclusa la rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione e l'autonoma adozione di nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti. L'illogicità della motivazione deve essere "manifesta", cioè di spessore tale da risultare percepibile ictu oculi. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella del giudice di merito, quando quest'ultima risulti sorretta da una motivazione logica e coerente, ancorché suscettibile di diverse letture o interpretazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - rel. Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS), in proprio e nella qualita' di genitore esercente la potesta' sui figli minori;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 09/10/2019 della Corte di appello di Venezia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Ubalda Macri';
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. SECCIA Domenico, che ha concluso …

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