Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2417 del 2021

ECLI:IT:TARMI:2021:2417SENT

Massima

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Il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato in attesa di occupazione è legittimo qualora il richiedente non abbia fornito all'Amministrazione le informazioni necessarie per la sua individuazione e reperibilità, non abbia dimostrato il possesso del requisito reddituale minimo e non risulti iscritto nelle liste di collocamento, in quanto tali circostanze integrano la carenza dei presupposti normativi per il rilascio del titolo di soggiorno richiesto. L'Amministrazione non è tenuta a svolgere ricerche finalizzate all'instaurazione del contraddittorio procedimentale ove l'amministrato non abbia adempiuto all'onere di indicare un indirizzo di dimora certo, in ossequio al principio di economicità dell'azione amministrativa. Inoltre, ai fini del rinnovo del permesso di soggiorno per attesa occupazione, il richiedente deve provare il proprio stato di disoccupazione mediante l'iscrizione nelle liste di collocamento, non essendo sufficiente la mera allegazione di interruzioni del rapporto di lavoro subordinato, le quali possono essere finalizzate ad eludere il decorso del termine massimo annuale previsto dalla legge per tale tipologia di permesso di soggiorno. Infine, la regola della rilevanza delle sopravvenienze successive alla presentazione dell'istanza rappresenta una parziale deroga al principio del tempus regit actum, la cui applicazione deve essere riguardata alla luce degli elementi di fatto e di diritto sussistenti al momento dell'adozione del provvedimento, in ragione di esigenze di certezza dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/11/2021

N. 02417/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01537/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1537 del 2019, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Milano, via Fontana, 2;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, presso i cui uffici in Milano, via Freguglia n. 1, è domiciliato;

per l'annullamento

del provvedimento n. 22011/2018 Imm. - ID 651637 del 10 gennaio 2019, notificato il 16 aprile 2019, con cui il Questore della Provinc…

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