Consiglio di Stato sentenza n. 4430 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:4430SENT

Massima

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La normativa che consente ai titolari di concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreativa di mantenere installati i manufatti amovibili sino al 31 dicembre 2020, nelle more del riordino della materia, trova diretta applicazione, senza che l'amministrazione concedente possa imporre la rimozione di tali opere prima della scadenza del termine previsto dalla legge, salvo che non sussistano specifici motivi di interesse pubblico prevalente che giustifichino l'adozione di un provvedimento di decadenza o revoca della concessione. L'inerzia dell'amministrazione nel pronunciarsi sull'istanza del concessionario volta ad ottenere il mantenimento annuale delle strutture, legittimamente realizzate e autorizzate, integra un vizio di legittimità del provvedimento di diffida alla rimozione, in quanto viola il principio di buona amministrazione e il dovere di concludere il procedimento con un provvedimento espresso. Pertanto, il giudice amministrativo, nell'accertare la fondatezza della censura relativa all'applicabilità della "norma salva-lidi", non è tenuto a esaminare gli ulteriori profili di illegittimità dedotti, essendo sufficiente il solo accoglimento della prima censura per annullare il provvedimento impugnato. Tuttavia, il venir meno dell'interesse alla decisione nel merito, a seguito del decorso del termine del 31 dicembre 2020 previsto dalla citata disposizione, comporta l'improcedibilità del ricorso in appello, non essendo ravvisabili profili risarcitori o altre questioni ancora attuali.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/05/2022

N. 04430/2022REG.PROV.COLL.

N. 06366/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6366 del 2020, proposto dal Comune di Castrignano del Capo, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, ((omissis)) II, n. 18 e con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

la sig.ra ((omissis)), rappresentata e difesa dall’avvocato Paolo de Caterini, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale Liegi, n. 35/B e con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Puglia, …

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