Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17458 del 4 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:17458PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di omicidio si configura quando più soggetti, anche senza previo accordo, contribuiscono in modo causalmente efficace alla realizzazione dell'evento mortale, attraverso condotte che, pur differenziate sotto il profilo dell'apporto materiale, risultano comunque idonee a rafforzare e agevolare l'azione omicida del concorrente. Ai fini della responsabilità a titolo di concorso ordinario, è sufficiente che l'agente abbia previsto e accettato l'eventualità dell'esito letale, senza che sia necessaria la rappresentazione e volizione del fatto di reato più grave. La circostanza attenuante della minima partecipazione nel reato concorsuale, di cui all'art. 114 c.p., comma 1, richiede invece che il contributo del singolo concorrente abbia rilevanza realmente marginale e trascurabile nell'economia complessiva della vicenda criminosa. La determinazione della pena, nel caso di concorso di persone, deve tenere conto dei diversi apporti causali e psicologici forniti dai compartecipi, senza che sia necessaria un'eccessiva differenziazione del trattamento sanzionatorio, ove le condotte, pur differenziate, risultino comunque idonee a integrare il medesimo titolo di reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. CENTOFANTI Frances - rel. Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1. (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/10/2020 della Corte di assise di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Francesco Centofanti;
lette le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Zacco Franca, che ha chiesto dichiararsi inammissibili i ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di…

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