Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45238 del 20 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:45238PEN

Massima

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Il possesso di un'arma, anche se non regolarmente denunciata, integra l'aggravante di cui all'art. 628, comma 3, n. 1, c.p. per il reato di rapina, essendo sufficiente la semplice apparenza estrinseca dell'arma stessa, a prescindere dalla sua effettiva natura o dalla titolarità della stessa da parte dell'imputato. La valutazione della credibilità della persona offesa non può essere frazionata, dovendo ritenersi attendibili le sue dichiarazioni nel loro complesso, anche in relazione all'impiego di un'arma, ove trovino riscontro nelle ammissioni dell'imputato circa la responsabilità per il reato contestato. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dell'aggravante, non è vincolato alla circostanza che l'arma non risulti regolarmente denunciata dal padre dell'imputato, potendo quest'ultimo disporre anche di altre armi non oggetto di denuncia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2876/2011 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 22/11/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/10/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO PRESTIPINO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Letto i…

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