Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 29394 del 25 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:29394PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti ex art. 74 D.P.R. n. 309/1990 è configurabile quando sussistono elementi sintomatici di una stabile struttura organizzativa, quali la programmazione di un numero indeterminato di cessioni di droga, la distinzione dei ruoli tra capo, organizzatori e corrieri, l'uso condiviso di autovetture e armi, l'organizzazione di importanti approvvigionamenti di cocaina tramite auto staffette, i rapporti con altre organizzazioni criminali e il controllo del territorio attraverso la gestione di attività economiche e servizi di security. La partecipazione di un soggetto all'associazione può essere desunta dal suo ruolo di collaboratore al servizio del capo, al quale si rivolgono anche gli altri associati per ricevere indicazioni operative, nonché dalla sua presenza in occasioni rilevanti ai fini dell'attività illecita, anche se in veste di mero "connivente" e non di concorrente nei reati-fine. La presunzione relativa di adeguatezza della misura cautelare della custodia in carcere per il reato associativo in materia di stupefacenti non può essere vinta dalla mera allegazione di circostanze personali, quali l'incensuratezza, la giovane età e il ruolo complementare svolto, in assenza di elementi che dimostrino un effettivo distacco dal contesto associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PACCILLI Patrizia - Presidente

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosaria - Consigliere

Dott. D'ANDREA Alessandr - rel. Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/02/2022 del TRIB. RIESAME di L'AQUILA;
udita la relazione svolta dal Consigliere RICCI ANNA LUISA ANGELA;
lette le conclusioni del PG ROMANO GIULIO che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza pronunciata a norma dell'articolo 309 c.p.p., il Tribunale de L'Aquila ha confermato l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale de L'Aquila di applicazio…

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