Consiglio di Stato sentenza n. 617 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:617SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Sindaco, in forza dei poteri attribuitigli dall'art. 222 del r.d. 1265/1934 e dall'art. 50 del d.lgs. 267/2000, può dichiarare l'inabitabilità di un immobile e ordinarne lo sgombero per ragioni igieniche e di sicurezza, anche in presenza di un precedente certificato di agibilità rilasciato ai sensi dell'art. 24, comma 2, del d.P.R. 380/2001. Tale potere sindacale non è in contrasto con la disciplina edilizia, in quanto l'art. 26 del d.P.R. 380/2001 prevede espressamente che il rilascio della certificazione di agibilità non impedisce l'esercizio del potere di dichiarazione di inagibilità. L'ordinanza sindacale di inabitabilità produce effetti sino a quando l'autorità sanitaria non abbia accertato l'eventuale ripristino dei requisiti di conformità igienico-sanitaria e di sicurezza, senza necessità di indicare un termine di efficacia predeterminato. La valutazione del Sindaco circa lo stato di fatto dell'immobile, supportata dalla verificazione disposta dal giudice, è legittima laddove accerti l'assenza dei requisiti minimi di abitabilità previsti dalla legge, come l'altezza interna inferiore al minimo, la superficie finestrata apribile insufficiente e le dimensioni degli appartamenti al di sotto dei limiti normativi, anche in presenza di un precedente certificato di agibilità. In tali ipotesi, l'ordinanza sindacale di inabitabilità e di sgombero non può ritenersi illegittima per difetto di presupposti o per eccesso di potere, né può dar luogo a responsabilità risarcitoria a carico dell'amministrazione, in assenza di una condotta illecita.

Sentenza completa

N. 03970/2012
REG.RIC.

N. 00617/2016REG.PROV.COLL.

N. 03970/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3970 del 2012, proposto dalla s.a.s. Rositan di Giuseppina Maria Callarà, in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dall'avvocato Antonino Galletti, con domicilio eletto presso il suo studio, in Roma, piazzale Don Giovanni Minzoni, n. 9;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
,
rappresentato e difeso dall'avvocato Rodolfo Murra, domiciliata in Roma, Via del Tempio di Giove 21;
il Ministero dell'Interno, in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici è domiciliato in Roma, …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.