Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13647 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:13647SENT

Massima

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Il potere della pubblica amministrazione di disporre la delocalizzazione temporanea di attività commerciali su area pubblica, al fine di tutelare il patrimonio culturale, storico, artistico e paesaggistico di particolari zone della città, trova il suo fondamento normativo nell'art. 52 del d.lgs. 42/2004. Tale disposizione consente ai comuni, sentito il soprintendente, di individuare le aree pubbliche aventi valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico nelle quali vietare o sottoporre a condizioni particolari l'esercizio del commercio. L'esercizio di tale potere può avvenire attraverso provvedimenti puntuali e individuali, senza che sia necessaria la preventiva adozione di piani di riordino del commercio su aree pubbliche, purché sia assicurato il rispetto di specifiche garanzie procedimentali e sostanziali a tutela degli operatori commerciali interessati. In particolare, la delocalizzazione temporanea deve essere preceduta da un'adeguata istruttoria che valuti la compatibilità delle attività commerciali con le esigenze di tutela del patrimonio culturale, nonché l'equivalenza in termini di potenziale redditività delle nuove aree di destinazione rispetto a quelle originarie. Ove tale equivalenza non sia riscontrabile, deve essere riconosciuto all'operatore commerciale un indennizzo. La partecipazione degli interessati al procedimento, pur non essendo necessaria nella fase istruttoria e di elaborazione delle linee di intervento da parte del tavolo tecnico, deve essere assicurata nella fase di traduzione di tali linee in provvedimenti puntuali di delocalizzazione, al fine di consentire il confronto sulle specifiche soluzioni individuate e la loro eventuale revisione. Il potere di delocalizzazione temporanea, pur incidendo su posizioni giuridiche consolidate, è espressione della più generale potestà di riesame e autotutela decisoria della pubblica amministrazione, che può essere esercitata anche in assenza di una pianificazione definitiva, purché nel rispetto dei limiti e delle garanzie sopra indicati.

Sentenza completa

N. 15521/2014
REG.RIC.

N. 13647/2015 REG.PROV.COLL.

N. 15521/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 15521 del 2014, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Shaha Bhuiyan, Iolanda Matilde Francescelli, rappresentati e difesi dall' avv. Francesco Petrillo, domiciliata in Roma, Via Boezio 6;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, Municipio di Roma I Centro, in persona del Presidente pro tempore, rappresentati e difesi dagli avv. Alessandro Rizzo, Rodolfo Murra, domiciliata in Roma, Via Tempio di Giove, 21;
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stat…

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