Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25967 del 7 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:25967PEN

Massima

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Il requisito dell'attualità della pericolosità sociale, ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione nei confronti di indiziati di appartenenza ad associazioni di tipo mafioso, deve essere accertato in concreto attraverso una valutazione specifica degli elementi di fatto, senza poter fare affidamento esclusivo sulla presunzione di stabilità del vincolo associativo. In particolare, quando il proposto risulti mero "appartenente" al sodalizio criminoso e non "partecipe", è necessario che l'accertamento di attualità della pericolosità sia ancorato a valutazioni concrete sulla ripetitività dell'apporto, sulla permanenza di determinate condizioni di vita e interessi in comune, senza poter prescindere dal decorso di un rilevante periodo temporale o dal mutamento delle condizioni di vita, tali da renderle incompatibili con la persistenza del vincolo. La mera contestazione di un episodio di reimpiego di capitali di provenienza illecita, senza ulteriori elementi sintomatici di pericolosità successivi al fatto, non è sufficiente a giustificare l'applicazione della misura di prevenzione in assenza di una motivazione adeguata che dia conto dell'attualità della pericolosità sociale del proposto, anche alla luce del periodo di restrizione detentiva subito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 17/01/2017 della Corte d'appello di Napoli sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Sergio Di Paola;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dott. GAETA Pietro, che ha chiesto annullarsi con rinvio il decreto impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'Appello di Napoli, con decreto in data 17 gennaio 2017, ha rigettato il ricorso proposto nell'interesse di (OMISSIS) avverso il provvedimento del Tribun…

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